martedì 20 e mercoledì 21 novembre ore 20:30 – l’Asilo

Apparatus Matri

Drammaturgia collettiva Focus_2

Regia di Eleonora Gusmano
Aiuto regia Leonardo D’angelo
con Giovanna Cappuccio, Elisa Menchicchi, Eleonora Gusmano e Ania Rizzi Bogdan
Musiche originali LORCO
Scenografia e costumi Ania Rizzi Bogdan
Oggetto scenico Ivano Russo
Art work Francesco Viscuso

Dalla sinergia tra l’Asilo e Ciacc-àre nasce l’idea di ospitare la compagnia teatrale Focus 2 con il loro spettacolo Apparatus Matri, una riscrittura in chiave femminista de La casa di Bernarda Alba di Gabrièl Garcia Lorca.

Apparatus Matri ( “Il meccanismo della madre” ), titolo latino usate per sottolineare la fissità e l’arcaicità del sistema imposto da Mater che vuole essere rivoluzionario ma si rivela reazionario e ottuso, racconta la deflagrazione di un sogno, di un’utopia che è destinata a implodere in se stessa perché figlia della paura e della contraddizione; dell’abisso che nascondiamo come esseri umani ma che ci porta a lottare gli uni contro gli altri per la sopravvivenza; del bisogno di essere madri, amanti o mogli ma allo stesso tempo della necessità di compiere scelte libere, a prescindere dai ruoli; della difficoltà di sfuggire al modello che delega all’essere scelta da un uomo la giustezza dell’esistenza femminile.

La compagnia Focus_2 di Eleonora Gusmano e Ania Rizzi Bogdan, nasce dalla volontà di affrontare lo studio della femminilità nel contemporaneo, le dinamiche di potere tra donne e il concetto di eredità, come imprescindibile bagaglio che ogni relazione lascia dentro un individuo. Mis(s)fit, La collezione, La durata dell’inverno sono i tre spettacoli precedenti della compagnia in cui la dinamica di potere viene analizzata attraverso differenti linguaggi espressivi, sempre a partire da una relazione tra due personaggi; con Apparatus Matri intendono espandere la loro analisi trattando le
dinamiche interne ad una famiglia “femminile” e quelle esterne con una ipotetica società che dialoghi e rifletta le scelte dei personaggi.
L’ambientazione della loro riscrittura de La casa di Bernarda Alba è collocata in una imprecisata provincia del centro sud, negli anni novanta all’interno di un Palazzo occupato dal gruppo delle Matreie, adepte di Mater, che nostalgica della rivoluzione sessuale degli anni settanta, decide di fondare una comunità senza uomini, basata sul ribaltamento dei generi, sulla libertà e emancipazione, non tenendo conto però dei bisogni delle figlie nate lì dentro e delle dinamiche competitive che sistemi escludenti e gerarchici tendono a creare.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.