Agaish – La Solidarietà sotto Processo
venerdì 27 gennaio all’Asilo, Teatro, ore 18.00
Women Crossing presenta Agaish, performance teatrale di Alessandra Cutolo, Steve
Emejuru, Deborah Offeh, Beatrice Fedolino, Rosaline Edo, Farana Akter, Livia Lupattelli,
Confort Samuel, Roberta Sferzi.
Alle 20 racconto del processo penale alle dinamiche di mutuo-soccorso tra migranti eritrei con Enrica Rigo della Legal Clinic di Roma Tre.
A seguire incontro dibattito con Enrica Rigo e Alfonso de Vito sulla criminalizzazione della solidarietà.
Emejuru, Deborah Offeh, Beatrice Fedolino, Rosaline Edo, Farana Akter, Livia Lupattelli,
Confort Samuel, Roberta Sferzi.
Alle 20 racconto del processo penale alle dinamiche di mutuo-soccorso tra migranti eritrei con Enrica Rigo della Legal Clinic di Roma Tre.
A seguire incontro dibattito con Enrica Rigo e Alfonso de Vito sulla criminalizzazione della solidarietà.
Agaish vuol dire ospite.
Nella nostra cultura l’ospitalità è sacra, è radicata dentro di noi, come ci hanno insegnato i nostri genitori, e sarebbe inconcepibile non offrirla.
Questa è la prima dichiarazione di uno dei quattro eritrei, poi assolti dalla Cassazione italiana (a maggio 2022), dopo 18 mesi di custodia cautelare, per aver offerto cibo e ospitalità a due giovani connazionali.
L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina formulata dal Pubblico Ministero, che in primo grado aveva richiesto quindici anni di carcere, è un reato contestato sempre più frequentemente.
Ricostruire questa vicenda (grazie alla Legal clinic di Roma Tre) basata in gran parte su intercettazioni telefoniche e rappresentarla con una compagnia teatrale formata in maggioranza da africani – che hanno vissuti migratori simili a quelli rappresentati – offre la possibilità di ripensare il teatro come luogo in cui riflettere collettivamente sul senso della legge, della giustizia, della morale, attraversando i confini, le linee del genere e del colore.
Questa è la prima dichiarazione di uno dei quattro eritrei, poi assolti dalla Cassazione italiana (a maggio 2022), dopo 18 mesi di custodia cautelare, per aver offerto cibo e ospitalità a due giovani connazionali.
L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina formulata dal Pubblico Ministero, che in primo grado aveva richiesto quindici anni di carcere, è un reato contestato sempre più frequentemente.
Ricostruire questa vicenda (grazie alla Legal clinic di Roma Tre) basata in gran parte su intercettazioni telefoniche e rappresentarla con una compagnia teatrale formata in maggioranza da africani – che hanno vissuti migratori simili a quelli rappresentati – offre la possibilità di ripensare il teatro come luogo in cui riflettere collettivamente sul senso della legge, della giustizia, della morale, attraversando i confini, le linee del genere e del colore.