ADOTTA UNA LOTTA
concerto a sostegno dell’asilo
venerdì 14 ottobre ore 21:00
Sandro Joyeux
+ Nosenzo
+ RisAldo – lo chef-dj più discontinuo di sempre
suonano per l’Asilo
È da quattro anni e mezzo che all’Asilo portiamo avanti una sperimentazione politica e culturale, restituendo alla città un luogo dove condividere progetti, desideri e visioni, attraverso una pratica di gestione di un bene pubblico solidale ed orizzontale. Sono stati anni pieni e intensi.
Innumerevoli sono state le proposte artistiche, culturali e sociali: circa 5800 attività e iniziative pubbliche portate avanti da più di 2000 soggetti diversi che si sono alternati e hanno interagito tra di loro. Circa 200mila sono state le partecipazioni alle attività di questi 4 anni e mezzo di Asilo.
L’ultimo anno, inoltre, ci ha permesso di raggiungere obiettivi importanti tra cui il riconoscimento amministrativo del valore sociale e culturale dell’esperimento dell’Asilo e della sua dichiarazione di uso civico (link), in cui è spiegata l’articolazione che si è data la comunità attraverso un processo di autonormazione. Una sperimentazione giuridica messa a disposizione della città, allargata nell’ultimo anno ad altri sette spazi liberati della città riconosciuti come beni comuni in autogoverno, fonti di ispirazione per altre comunità e comuni nazionali ed europei.
Per noi questo non è un punto d’arrivo ma solo una tappa del percorso.
La voglia di crescere, di esplorare differenti pratiche politiche, di intessere nuove relazioni, di rafforzare quelle già esistenti, ha rinvigorito il nostro entusiasmo e ci ha portato, durante tutto lo scorso mese di luglio, a dedicare il nostro tempo e le nostre energie alla cura degli spazi, per rendere il teatro del terzo piano ancora più bello e accogliente: tantissime di persone lo hanno attraversato, condividendo lavoro, esperienze, pranzi e chiacchiere.
Dopo la pausa estiva, abbiamo sentito la necessità di dedicarci ad importanti riflessioni sulla natura del percorso, l’organizzazione degli spazi e le pratiche di autogoverno dell’Asilo.
Le assemblee e i tavoli tematici sono appena ripresi e l’Asilo, quest’anno più che mai, è alla ricerca di nuove energie e nuove forze per continuare ad essere luogo di partecipazione, incontri, interdipendenza, relazioni, aperto a tutte e tutti.
Abbiamo bisogno di una mano e della collaborazione di tutti quelli che in questi mesi e in questi anni hanno attraversato l’Asilo, hanno utilizzato gli spazi comuni e i mezzi collettivi, perché solo attraverso la solidarietà e il fare comune possiamo continuare a renderlo vivo e pulsante.
Vogliamo moltiplicarci, tornate all’Asilo.
SANDRO JOYEUX
Alexandre Joyeux Paganini nasce a Parigi nel 1978, mamma francese e papà italiano. Fin dall’infanzia sviluppa un legame viscerale con la musica. A nove anni entra nel Coro della Radio Nazionale Francese e attraversa la Francia cantando dai gregoriani alla contemporanea. Studia solfeggio e trombone al Conservatorio del IX distretto di Parigi. A sedici anni, trascinato dalla vita di strada, abbandona la scuola e inizia a suonare la chitarra. Diviso tra l’Italia e la Francia è sempre in viaggio, in autostop, in vespa o nascosto nei treni. Conosce a memoria tutte le stazioni di servizio e può contare su una rete di camionisti che non lo lasciano mai a piedi.
Nel ‘98 entra nei King’s Roots, band reggae con cui suona nei locali di Parigi e dintorni. Dopo tre anni la band si scioglie e Sandro si rimette in viaggio. Il Marocco lo segna profondamente: assiste a “trance Gnawa”, impara le prime parole in arabo ma la grande scoperta è l’Africa nera che irrompe con Boubacar Traore. Trovare gli spartiti è impossibile, così Sandro studia ad orecchio il repertorio del cantautore maliano e inizia ad appassionarsi alla musica del West Africa, a familiarizzare con i dialetti africani. Nel 2004 si trasferisce a Lille e fonda i 100Dromadaires, band dalle influenze reggae e afro con cui apre i concerti di Omar Sosa e di Seun Kuti & Egypt 80.
Alla fine del 2009 arriva a Roma, dove in poco tempo diventa un piccolo caso, i concerti arrivano uno dopo l’altro. È ospite di Adriano Bono al festival Roma Incontra il Mondo, suona come spalla agli Steel Pulse al Gusto Dopa al Sole, apre il concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti alla finalissima nazionale di Martelive. La sua musica coinvolge musicisti come: Baba Sissoko, Daniele Sepe, Emanuele Brignola, Awa Ly, Pape Kanoute, Madya Diebate, Piero Monterisi, Adriano Bono, Roberto Angelini, Ilaria Graziano, che lo accompagnano spesso dal vivo. Inizia la sua collaborazione con l’etichetta Mr Few.
Nel 2011 partecipa come attore musicista,/interpretando se stesso, nel film Cosimo e Nicole, con il brano “Sur Les rives”, (inserito nella colonna sonora del film prodotta da Sugar Music). È l’anno dell’Antischiavitour, il suo viaggio musicale in giro per le campagne d’Italia a sostegno dei migranti: dalla baraccopoli del Gran Ghetto di Foggia al campo di Rosarno fino a Saluzzo, in provincia di Cuneo.
Nell’Ottobre del 2012 termina la lavorazione del suo primo disco – Sandro Joyeux – prodotto dalla Mr.Few. Il disco, registrato tra Napoli, Lille e Roma, è un omaggio all’Africa. Partecipano al disco 13 musicisti provenienti da cinque diversi paesi: tra questi Daniele Sepe, Madya Diebaté alla kora, Moussa Traore alle percussioni e la voce di Ilaria Graziano.
A dicembre è voce e chitarra nella band di Toni Esposito per le sei serate napoletane del tour di Pino Daniele -Tutta n’ata storia – esperienza che ripeterà anche il Natale successivo.
Colpito dal suo “timbro vocale, dal suo percorso artistico alternativo, e la sua sensibilità” Eugenio Bennato lo vuole come voce solista insieme a Pietra Montecorvino e alla soprano egiziana Fatma Said per la sua opera “L’amore Muove la Luna”, in scena al Teatro San Carlo di Napoli nel Febbraio 2013.
Nel 2013 il videoclip del singolo “Kingston” sui bambini che vivono in condizioni di disagio nel mondo ha visto la collaborazione di Save The Children e di 25 bambini di tutte le etnie della Scuola Elementare Pisacane di Roma.
Nel 2014 partecipa al festival Suona Francese, incide il brano “Nun me piace” nel disco “Esagerata” di Pietra Montecorvino. In Estate suona ai Festival Musicastrada, Ariano Folk Fest e Forum Universale delle Culture a Napoli. Nell’edizione del Primo Maggio 2015 partecipa al concerto in Piazza San Giovanni a Roma risultandone una delle sorprese come testimonia l’attenzione che gli dedica Vincenzo Mollica nello speciale del tg1 e i complimenti di J-ax su Twitter. Lo stesso giorno esce il videoclip del singolo “Elmando” con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (UNHCR). A Giugno 2015 è stato impegnato in un minitour di quattro tappe in Italia per la Giornata Mondiale del Rifugiato.
NOSENZO
Alessandro Nosenzo nasce 36 anni fa a Pescara. Dopo una parentesi aquilana e dopo il terremoto, è tornato nel suo vecchio quartiere. E da qui con la sua chitarra ha continuato a muoversi per il mondo, musicista apprezzato da orchestre internazionali. Nosenzo nella sua musica racconta la storia come lui li chiama, dei ‘piccoli’ in particolare degli emigranti di quelle persone ‘senza terra’. Non a caso, per ironia della sorte, la parola Nosenzo significa proprio ‘senza terra’. È un cultore della musica rom di cui conosce tutto o quasi. Per anni suona come chitarrista in giro per il mondo tra musica reggae e musica popolare dell’est Europa con diverse band, partecipa a molte tournée in Algeria e nei Balcani e collabora con importanti realtà come l’Istituto Internazionale dei Teatri Mediterranei. Le sue note ti trascinano in posti pieni di entusiasmo, luoghi colorati in cui la spensieratezza ti porta a irrefrenabili ballate.
RIsALDO – lo chef-dj più discontinuo di sempre
Un modo per espandere i nostri sensi fino a nuove fonti di gusto, un’esperienza cognitiva, ponte di piacere tra occhi-orecchie-palato.
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/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.